“ Di tutto ciò che l’uomo, spinto dal suo istinto vitale, costruisce ed erige, nulla è più bello e più prezioso per me dei ponti […] Diventano tutti uno solo e tutti degni della nostra attenzione, perché indicano il posto in cui l’uomo ha incontrato l’ostacolo e non si è arrestato […]”
Nel progetto di sinergia tra attività culturali e scientifiche che si possono svolgere lungo il tratto del primo bacino del lago di Como tra Villa Olmo, Villa del Grumello, Villa Sucota e i loro parchi, denominato Chilometro della conoscenza, il ponte pedonale attraversando la via per Cernobbio funge da primo elemento di connessione.
Collegando i due punti più alti del parco di Villa Olmo, il ponte attraversa diagonalmente la strada. Questo vincolo genera un’opportunità progettuale: l’orientamento delle lame della balaustra poste diagonalmente crea un effetto visivo di “pieno “ per chi percorre il ponte, di “vuoto “ per chi osserva da lontano o dalla strada la struttura, che appare leggera, quasi smaterializzata.
Il ruolo strumentale e simbolico dell’oggetto è quello del ricongiungimento: le due porzioni del parco di villa Olmo, tagliate dagli anni venti dopo la realizzazione della via per Cernobbio, ritornano alla loro originale unitarietà. L’elemento è strategico per la valorizzazione di un ambito paesaggistico-culturale di valenza internazionale.
Dati dimensionali dell’intervento: Lunghezza ml. 32
Ivo Andrić, I ponti – racconti di Bosnia, 1963.
2012
Camera di Commercio di Como
Comune di Como
Arch. Paolo Brambilla, Arch. Renato Conti, Arch. Elisabetta Orsoni, Arch. Corrado Tagliabue
Ing. G. Michele Colombo
Arch. Martina Iapichino
Paolo Brambilla