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“Dobbiamo mirare al nocciolo della verità.
Le domande relative all’essenza delle cose sono le uniche domande importanti.”
La storia della chiesa dell’ex convento di Santa Caterina a Como è travagliata: costruita nel 1634 su basi della fine del duecento, seminario diocesano nel 1740, caserma militare nel 1800, acquistata da privati e trasformata in cotonificio, incendiata nel 1882 con il conseguente crollo di una parte della volta a botte, diventa infine magazzino e poi spazio abbandonato, fino al 1995, quando un nuovo passaggio di proprietà intravede in questo luogo completamente razziato, spogliato e in rovina, una naturale, potente bellezza dovuta all’eccezionalità dello spazio vuoto interno;
il contenitore ideale per ospitare interventi artistici speciali.
Non un museo, e neanche una galleria d’arte tradizionale.
Pochi interventi mirati per rendere utilizzabile questo spazio così affascinante senza soffocarlo con cosmesi finte e irreali.
Mies Van der Rohe, 1961
2001
Arch. Paolo Brambilla